Genere: Fantasy Romance queer/MM
“Alla prima tazza di tè, siamo due estranei.
Alla seconda tazza di tè, sei mio gradito ospite.
Alla terza tazza di tè, siamo una famiglia.”
Questa recensione, come lo è per l’autore il libro stesso, sarà estremamente personale.
Ci sono libri e autori che, nel corso della mia vita, mi hanno chiamata al momento giusto per accompagnarmi in percorsi interiori che non sempre sono facili da percorrere.
Che TJ Klune fosse divenuto per me un autore fondamentale, era già appurato.
Eppure, mai come in quest’opera, mi ha aiutata a compiere quel passo che mi mancava per superare un evento personale e guardare ad esso con un sorriso sereno.
Mi è stato chiaro dal primo momento che questo romanzo avrei dovuto leggerlo al momento giusto. Il preambolo che l’autore ha scritto, mi ha fatto subito capire che avrei dovuto attendere.
Non è un caso, quindi, che abbia deciso di leggerlo in questo periodo, per finirlo proprio oggi di 27 aprile 2023, lo stesso giorno, l’anno precedente, in cui mia madre ha “proseguito” il suo cammino altrove. La coincidenza che sia lo stesso mese, anche se del 2021, in cui Klune ha scritto i ringraziamenti finali prima della pubblicazione mi ha stranamente confortata.
Un mese, quindi, che non sarà mai più da ora in poi solo un triste ricordo.
Cosa posso dire, adesso, di questo libro?
Non ho ancora trovato una sua opera che non mi abbia emozionata, e divertita. Con questo romanzo siamo a un livello ancora superiore, perché a tutto ciò ho aggiunto la meraviglia.
Riuscire a parlare di lutti, di vita e morte, in un fantasy romance queer non è da tutti. Soprattutto, Klune è stato in grado di parlare di argomenti del genere con incredibile delicatezza e profondità, senza mai però mettere da parte quell’ironia che permette di affrontare temi così importanti e non sentirne il “peso”.
Ho amato Wallace dal primo istante, anche quando all’inizio non era altro che un riccio chiuso in se stesso. E mio Dio, che meraviglioso percorso di crescita e comprensione di sé ha fatto.
Ho amato Hugo senza riserve, una roccia che quando mostra le sue crepe ti stringe il cuore in una morsa.
Ho adorato letteralmente Mei, nonno Nelson e Apollo.
Ho pianto per Cameron, per lui davvero tanto, così come per Nancy.
La capacità di Klune di creare protagonisti forti e personaggi di contorno, che tutto sono tranne che secondari, va di pari passo con lo stile narrativo, dal mio punto di vista assolutamente impeccabile.
Le allegorie, i punti chiave che ho sottolineato. Questo libro è stato un viaggio meraviglioso e credetemi quando vi dico che al termine della lettura l’ho letteralmente baciato.
Grazie mille TJ Klune per avermi scaldato il cuore, fatto ridere e, soprattutto, per la mano che mi hai tenuta stretta in questi giorni per me particolari.
Da oggi in poi, quando penserò a chi ci ha lasciato, non potrò che vedere una porta sul soffitto… e sorridere.
Assolutamente consigliato a chiunque!
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