Recensione: “La benedizione dell’ufficiale divino – vol. 2 – Fantasmi dal passato” di Mo Xiang Tong Xiu
Genere: BL Xianxia
5+++ ⭐️
Quando hai la certezza di leggere una storia pazzesca?
Quando all’ennesima Ri-lettura – (dal 2020 in poi) unita alla visione della versione animata e della lettura della graphic novel – ancora ti diverti, ti emozioni, ti arrabbi, ti si stringe il cuore e trovi sfumature sfuggite alle precedenti volte.
Parliamo adesso di questo secondo volume: i personaggi.
. Xie Lian, il nostro Principe Ereditario protagonista. In questo secondo volume, tra confessioni (sue e di altri) e il primo importante flashback iniziamo a vedere la sua complessità. Se nel primo libro poteva essere apparso una strana divinità – il dio del ciarpame – preso in giro da tutti, umile e sin troppo modesto, qui vengono svelati alcuni particolari del suo passato, alcune difficili scelte che ha dovuto fare e che ci fanno capire quanta forza celi nella sua anima. Un’anima tormentata da sensi di colpa, da errori o da decisioni tremende che ha dovuto prendere. Nel primo flashback, poi, lo vediamo giovane, conosciamo i suoi valori incrollabili, la sua innocente e giovanile fiducia nella giustizia, la sua bontà pura fino alla prima ascensione.
. Hua Cheng, il secondo protagonista di questa storia. Finalmente lo vediamo nella sua forma originale (SÌ È IL RE FANTASMA PIÙ BONO DELL’INTERO UNIVERSO). Quanto è affascinante e contraddittorio un personaggio temuto da tutti, fantasmi, demoni e ufficiali divini, che si imbarazza per un semplice tocco di mano di Xie Lian? Quanto è meravigliosa la sua devozione già palese nei confronti del Principe Ereditario? Lui è l’unico che sa ascoltarlo, che lo comprende, ma sa anche scuoterlo quando Xie Lian si tormenta per le conseguenze delle sue decisioni e gli ricorda che, per quanto fossero difficili, erano e restano comunque le più giuste.
Nel primo flashback iniziamo a capire da dove e da quanto tempo sia iniziata la sua adorazione nei confronti di Xie Lian (dai, non ditemi che non lo avevate capito già dal primo capitolo del primo libro!)
. Il Nume del Vento si conferma il mio personaggio “secondario” preferito tra gli ufficiali divini. Lui (o lei a seconda dei momenti) è purezza fatta persona, anzi divinità. Gioia quasi innocente, fiducia ed empatia, brio e una forza interiore molto più salda di tutti gli altri. Comprendere e abbracciare senza vergogna la propria parte femminile, farla sua al punto da capire che la sua forza aumenta quando si trasforma in donna e tutto questo senza preoccuparsi di ciò che gli altri pensano. Talmente saldo, e travolgente come il vento stesso, da provocare negli altri solo ammirazione o amore. Ho amato questo personaggio dalla prima volta e continuo ad amarlo ancora oggi.
Menzione d’onore per l’arco narrativo della Città del Spiriti che risulta divertente, ma che ti fa anche riflettere su come l’essere più mostruoso tra fantasmi e demoni sia un essere umano che scommette anni di vita della figlia per ottenere successo e la morte dei suoi rivali negli affari.
Insomma, nonostante sia un romanzo fantasy bl ambientato in un’antica Cina, nonostante sia stato scritto anni fa, anche in questo secondo volume le riflessioni (guerre e odi insanabili tra popoli ad esempio) sono così attuali da provocarti la pelle d’oca.
E nonostante io conosca tutto di questa storia non vedo l’ora che esca il prossimo volume!
Assolutamente consigliato!





