Recensione: “Hexhunter – Il trovaincantesimi (Hexworld #4)” di Jordan L. Hawk

Genere: MM fantasy storico

5 ⭐️

Aspettavo questo quarto libro della serie Hexworld dalla fine del primo. Le aspettative erano alte, e non sono state deluse.

Isaac ha una storia travagliata e il suo personaggio aveva conquistato il mio cuore dalla sua prima apparizione. Si sapeva e si intuiva quanto fosse turbato e traumatizzato, ma non immaginavo fino a che punto lo fosse.

Billy, invece, mi era stato subito simpatico e nei volumi precedenti avevo trovato molto dolce la sua evidente, ma rispettosa attrazione per Isaac. Ciò che non mi aspettavo era quanto anche lui avesse traumi e insicurezze da elaborare.

Questi due uomini, tanto diversi quanto simili, sono di una dolcezza incredibile. Ho molto amato il loro modo di avvicinarsi, e apprezzato tantissimo la tenace pazienza di Billy nei confronti di Isaac e dei suoi incredibili traumi, quanto la forza di Isaac che nemmeno lui è consapevole di avere.

Un legame, per una volta, che ha significato una vera e reale scelta, anche in contrapposizione con quel legame magico che ha portato tutti gli altri personaggi ad avvicinarsi.

Isaac e Billy hanno preso il loro tempo per curarsi le reciproche ferite, ed è stato un bellissimo viaggio.

Come sempre, le descrizioni della New York di fine Ottocento è perfetta e le note finali molto interessanti per i dettagli storici riportati.

Mi chiedo solo se ci saranno altri volumi di questa serie, perché se così fosse mi ci fonderei subito.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Resilienza (Disorder vol. 2)” di Daniela Barisone e Koorime Yu

Genere: romance erotico

5 ⭐️

Questo è un racconto che si piazza nel mezzo della storia narrata in distorsioni, il primo della serie disorder.

Un piccolo gioiello in cui seguiamo l’incontro tra Luca e Alice… sì, un racconto romance FM e l’ho amato!

Non che io non ne legga, eh, ma in genere sono anche fantasy o thriller e non contemporanei (più o meno, visto che siamo nei primi anni Novanta).

A parte che Luca e Alice li avevo amati già nel primo romanzo, nonostante all’inizio l’Asnaghi sembri uno zoticone.

Qui, però, è proprio una delizia. Mi sono divertita con questo “sfigatino”, con la sua imbranataggine unita a una sensibilità inaspettata.

Ho anche riso come una matta quando ha dato la sua personale spiegazione della differenza di significato tra gay e fr0c10.

Veramente un racconto delizioso e Alice si è dimostrata decisamente una ragazza in gamba!

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Distorsioni (Disorder Vol. 1)” di Daniela Barisone e Koorime Yu

Genere: MM romance

5 ⭐️

Premetto una cosa: nella norma i libri ad alto tasso erotico e con relazioni poliamorose non sono il mio genere preferito di lettura. Non per qualche tabù (mai avuto tabù di alcun tipo né sul sesso né sul tipo di relazioni che nella vita, e non solo in un romanzo, si possono instaurare).

Questo per dire che se non fosse stata una serie scritta da penne che conosco e di cui mi fido, forse non mi ci sarei neanche avvicinata. Invece era in lista da leggere dall’uscita del primo libro e sapevo che prima o poi li avrei letti.

Quello che non immaginavo era quanto mi sarebbe piaciuto.

Per quasi metà libro ho adorato l’ambientazione (la provincia milanese dei primi anni Novanta), quanto l’accuratezza dei personaggi, che non si fanno amare manco per nulla (non da me almeno) ed è giusto così. Ho avuto attacchi di gastrite per quanto Mimì, Fabrizio detto Bicio e Cesare mi abbiano fatto venire il nervoso per il modo in cui parlavano, pensavano o agivano. Soprattutto il primo che avrei voluto seppellire per buona parte del libro.

Eppure, sapevo quanto fossero reali, veri anche se terribilmente gretti e crudi nei loro modi di fare.

Poi c’è stata una sorta di epifania, gestita talmente bene che da un rigo all’altro ti rendi conto quanto non avevi capito un ciufolo di Mimì e da quel momento in poi è stato amore puro.

Non vi nascondo che determinati modi di parlare (per quanto assolutamente realistici e perfettamente contestualizzati) continuino a darmi sui nervi, ma Daniela, Koorime, Juls e tutto il Lux Lab hanno saputo tirare fuori un romance per nulla stereotipato, assolutamente realistico anche nell’intreccio poliamoroso fra tre giovani uomini che sarebbe (ed è) difficilissimo da realizzare nel 2025, figurarsi nel 1992/93.

Il tutto poi condito da un mondo di musica, rock, insuccessi e successi che ha reso la lettura appassionante.

Insomma, è stata una lettura davvero sorprendente da ogni punto di vista e ora c’è solo una cosa da fare: passare al prossimo della serie.

Consigliato.

Recensione: “Le vite segrete di un gentiluomo” di KJ Charles

Genere: romance MM storico

5 ⭐️

Di KJ Charles ho letto molti romance MM storici e avevo, dunque, alte aspettative.

Direi che anche questo suo libro è riuscito a conquistarmi!

Gareth credo di averlo amato da subito, nonostante le sue, solo apparenti, fragilità.
Di sicuro è un personaggio con un percorso di crescita molto ben strutturato e vederlo affrontare i propri limiti, accettandosi per ciò che è, ma anche affrontando le proprie insicurezze, è stato fantastico.

Ho amato molto il modo in cui si è comportato con Catherine e Cecy, ma anche come ha smussato pian piano le sue convinzioni a volte troppo rigide.

Allo stesso modo, ho amato Joss, che porta sulle spalle pesi e responsabilità non da poco.

Le loro interazioni, nonostante la differenza di classe sociale, di carattere, di cultura come anche di provenienza le ho trovate perfette: entrambi hanno imparato dall’altro e sono migliorati.

Non c’è un personaggio che sia stato lasciato al caso, tutti, anche quelli odiosi, sono stati ben descritti e tratteggiati.

Le ambientazioni mi hanno permesso, come sempre, di immergermi in un epoca, ma anche in luoghi a me sconosciuti fino a ora.

Insomma, alla fine mi sono sentita anche io, in parte, una “donna del Marsh”.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Qualcosa di spettacolare” di Alexis Hall

Genere: storico romance LGBTQIA+

2 ⭐️ Abbandonato al 53%

È la prima volta che recensisco un libro senza averlo finito, ma arrivata a oltre la metà proprio non ce la faccio più.

Ho amato in maniera folle il primo di questa serie, quindi avevo altissime aspettative.

Non ha alcuna importanza il tipo di linguaggio nonostante l’ambientazione storica (è voluto, è dichiarato in premessa ed era così anche nel primo). Nemmeno ha influito il personaggio di Orfeo non-binary (castrato nello specifico, che all’epoca era abitudine per i cantanti lirici) o l’uso della schwa.

Il problema principale è che ho trovato tutto confusionario, poco credibile nelle dinamiche tra i personaggi e anche piuttosto grotteschi.

Tutta la splendida, ma perfetta ironia del primo libro qui si è trasformata in un caos assolutamente, per me, senza senso.

Ovviamente è solo un mio personale parere e, dunque, invito sempre a farvene uno vostro che potrebbe essere del tutto opposto al mio.

Recensione in anteprima: “La Soglia dell’estate” di Daniela Barisone e Juls SK Vernet.

Genere: sci-fi romance young adult MM

5++ ⭐️

Vi è piaciuto “The Extraordinaries” di Klune? Oppure “Heartstopper” di Alice Osman? Ebbene, allora voi DOVETE leggere questa storia!

Ho amato ogni libro letto fino a ora della serie “Soglie Instabili”, ma questo spin-off young adult mi ha strappato più di una risata e anche qualche lacrima e dunque sale, con merito, in cima ai miei preferiti.

Che le due autrici scrivessero bene, già lo sapevo.
Che questa serie sci-fi ambientata in Italia (perché sì, non solo in altri Paesi stranieri) fosse originale, non ne avevo dubbi.
Non immaginavo, però, che avrei avuto il piacere di leggere un libro che mi ha fatto così tanto ridere ed emozionare.

Tommaso e Giulio hanno un inizio burrascoso, al punto da lasciarmi spiazzata. Ma conosco troppo bene le autrici e come la pensano su certi argomenti e, dunque, sono andata avanti con fiducia.

E ho fatto bene.

Il percorso di crescita e di presa di coscienza che fanno entrambi è davvero bello e per nulla banale. Due ragazzi diversi, con famiglie e status sociale diverso che riescono a trovare un punto d’incontro e a “capirsi”.

Letteralmente adorato tutti i personaggi (“Rotelle” for president) e felicissima di aver incontrato ancora il “Piratissimo” e Daniele, ma anche di aver conosciuto i genitori di Tommaso, così come sua nonna.
Ogni personaggio, comunque, ha una sua peculiarità e nulla è lasciato al caso.
Apprezzato, come sempre, le descrizioni di luoghi e sto seriamente pensando di fare un salto al Parco delle Cave, non sia mai che ci sia una soglia instabile e qualche Agente al lavoro, o alla statua della colonna infame.

Qualora non doveste sentirmi per qualche tempo, suonate un campanello e avvisate il Custode di venirmi a cercare nell’Archivio.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Ti ho amato oltre l’impossibile” di Abril Camino

Genere: Romance MM

3.8 ⭐️

Nonostante non ami in particolar modo i libri con un doppio POV quando sono scritti in prima persona (preferisco la terza in questo caso), esistono delle eccezioni e questo romanzo di sicuro ci rientra a pieno titolo.

I personaggi di Lennon e Daniel sono ben caratterizzati, il loro percorso di crescita personale è lineare e per nulla superficiale.

Ho apprezzato sia come Daniel abbia attraversato tutte le fasi per affrontare e superare la propria omofobia interiorizzata, sia il modo in cui Lennon abbia compreso che l’amore per se stessi è fondamentale e prioritario rispetto a quello per un’altra persona.

Un romance che tratteggia bene il trope friends to lovers, senza dimenticare per strada i personaggi secondari.

Originali e apprezzati i flashback scritti invece in terza persona (scelta coraggiosa e per me vincente).

Avrei gradito, personalmente, che Daniel ammettesse con maggior fermezza di essere bisessuale (al massimo pansessuale) invece di oscillare tra “non sono gay/sono gay/non importa cosa sono”.

Qualche refuso più del normale, che solo gli occhi allenati possono notare, ma niente che tolga il piacere della lettura. Idem per qualche piccolo buco di trama durante alcune scene.

In complesso, quindi, un buon romance che mi sento di consigliare.

Recensione: “Harley” di L.R. Jackson e Maggie Solomon

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Genere: Romance MM

3 ⭐️

Questa storia sulla carta avrebbe dovuto essere per me perfetta, ma a quanto pare, e me ne rammarico, non sono rimasta folgorata come è accaduto alla maggior parte del pubblico.

Non c’è nulla di sbagliato formalmente.
Stile scorrevole e ben scritto e si nota lo studio e l’approfondimento che è stato fatto per affrontare un romanzo con un personaggio disabile.
Su questo avrei dato anche 5 ⭐️

Purtroppo, però, non sono riuscita ad empatizzare con nessun personaggio, a parte Harley che ho trovato lineare e comprensibile in ogni sua azione e reazione.

Riconosco la crescita di Samuel (questo in genere per me è un fattore molto positivo) ma mi ha lasciata indifferente. Idem per tutti i personaggi secondari che non mi hanno convinta.

Insomma, questione di gusti personali soltanto.

Comunque un libro valido che consiglio di leggere per farvi una vostra personale opinione.

Recensione: “Le sette sorelle” di Lucinda Riley

Genere: saga familiare/storico/romance

4–⭐️ complessive

Il primo volume di questa saga familiare è iniziato in modo appassionante.

Da subito mi ha catturata e si intuisce l’esistenza di più misteri da svelare.

Ho trovato estremamente interessante tutta la parte storica, nei racconti della bisnonna di Maia, relativa alla costruzione della statua del Cristo di Rio. Tutta quella parte, con accurati riferimenti storici sia della vita di Rio che quella di Parigi, è la mia preferita.

Struggente la storia d’amore di Isabela, dolce e delicata quella di Maia.

Da un certo punto in poi, però, il ritmo è rallentato e ho trovato il libro un po’ prolisso.

La curiosità, comunque, mi spinge a continuare la serie per capire quali altri misteri ci sono da svelare e conoscere la storia delle altre sorelle.

Consigliato.

Recensione: “Total Creative Control” di Joanna Chambers e Sally Malcolm

Genere: MM Romance

3.5 ⭐️
La cosa che mi è piaciuta di più in questo romance contemporaneo è l’esplorazione del mondo dei fanwriter e delle fanfiction con tutto ciò che comporta i pregiudizi di molti verso questo genere.

Molti scrittori moderni, alcuni molto noti, sono cresciuti attraverso le fanfiction, ma è stato bello vedere come le due autrici abbiano voluto dare un valore aggiunto e ricordare che si può continuare a scriverle per il gusto di farlo e condividere una passione in qualsiasi momento senza considerarlo per forza soltanto un periodo di passaggio o, peggio, denigrare il genere senza conoscerlo.

Il romance è ben strutturato, tutti i personaggi caratterizzati bene e il rapporto tra i due protagonisti cresce con il giusto ritmo.

Il finale, forse, un po’ affrettato rispetto al resto della storia.

Se devo trovare comunque un “difetto”, che proprio non ho apprezzato, è l’aver voluto sottolineare, a un certo punto della storia, come un personaggio della serie su cui lavorano i protagonisti dovesse essere gay per amare un uomo e non bisessuale.
In quel momento ho storto il naso, perché mi è sembrato che si volesse intendere che un bisessuale non potesse essere innamorato di un uomo.

So che non era questa l’intenzione delle autrici, ma è quello che è arrivato a me.

Il romanzo comunque scorre bene e si legge con piacere

Consigliato.