Recensione: “Hexbreaker – Lo spezzaincantesimi (Hexworld #1)” di Jordan L. Hawk

Genere: MM Fantasy

5 ⭐️

Non potrà appassionarmi come la serie di Whyborne & Griffin, pensavo prima di iniziare questo libro di Jordan L. Hawk…

Quanto mi sbagliavo!

Premetto che adoro l’unione di questo specifico periodo storico traslato in un universo ricco di magia, come adoro i libri con streghe, stregoni e famigli e il legame che tra loro può essere stabilito.

Se a tutto ciò aggiungiamo una trama thriller, famigli mutaforma, legami che diventano più di una semplice connessione e la scrittura di Jordan, beh il gioco è fatto.

Cicero mi ha avuta dal primo secondo.
Potevo mai non amare subito un famiglio gatto, nero per giunta, dal carattere sensuale, una mente artistica e bohémien, all’apparenza dedito ai piaceri della vita e diffidente, ma intimamente fragile e romantico?

Tom non è stato da meno, uno stregone potente con un passato oscuro da cui tenta di redimersi da molti anni vivendo come un semplice umano poliziotto in un umile quartiere.
Un uomo spezzato dentro, che non si tira indietro davanti a minacce che possono mettere a repentaglio la vita di molte persone, ma che, indagando, potrebbero far saltare la sua copertura e tranquilla vita che si era fino a questo momento ritagliata.

In tutto ciò, in una New York di fine Ottocento, fatti storici realmente accaduti (ho apprezzato molto questo e anche le note finali che dimostrano l’accurata ricerca) si mescolano con un mondo magico, in cui la polizia umana lavora da una parte e spesso in concorrenza con la polizia magica.

Perfette come sempre le ambientazioni, bellissimi tutti i personaggi secondari ma importanti e ai quali ti affezioni in un attimo, azione e suspense mescolate a passione ed emozioni.

Cicero e Tom mi hanno conquistata, e per fortuna ho anche già i tre successivi libri della serie per seguire le storie di tutti gli altri.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Nemico all’interno (Executive office vol. 3)” di Tal Bauer

Genere: MM Thriller/Fantapolitica

5+++ ⭐️

Questo ultimo libro della serie “Executive office” ha un unico difetto: vorrei potermi buttare subito sulla serie spin-off “Executive power”, ma in Italia sono rimasti solo pochi cartacei (sigh, l’avessi saputo per tempo che sul mercato italiano non ci sarebbero più stati li avrei comprati tutti) e ora mi tocca aspettare e sperare di trovarli.

Cos’altro dire?

L’ho amato e letteralmente adorato, anche quando avrei voluto chiedere a Tal Bauer una scorta di ansiolitici per l’ansia costante.

CHE RITMO!

Da un certo punto in poi non riuscivo a staccarmi, azione continua da cardiopalma e sono stata in ansia per tutti i personaggi.

Ottima tenuta, nonostante le scene si alternassero tra luoghi e punti di vista. Bellissime descrizioni sia delle ambientazioni che di navi, sommergibili (per un attimo sono tornata nelle atmosfere di “Caccia a Ottobre Rosso”), Casa Bianca come Cremlino o parte dell’Arabia Saudita.

I colpi di scena non sono mancati, fino all’ultimissimo capitolo. Anche se a un certo punto almeno una delle “spie” avevo capito chi potesse essere, Tal Bauer è riuscito a farmi tremare e dubitare di tutti, nessuno escluso.

Jack ed Ethan sono il cuore, ma nella mia anima si sono piantati con forza Faisal (in questo terzo libro ancora più di prima) e Sergey, con le loro controparti amorose Adam e Sasha.

Non c’è un solo dettaglio lasciato al caso, non una scena di più o di meno e, continuo a dirlo, non c’era momento migliore per leggere questi libri.

Il mondo avrebbe proprio bisogno di presidenti come Jack e Sergey.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Il nemico del mio nemico (The Executive office vol. 2)” di Tal Bauer

Genere: MM Thriller

5+++ ⭐️

Non so per quale motivo io abbia aspettato così tanto tempo per proseguire questa serie. Eppure, non c’è periodo migliore per leggere un romanzo con i presidenti che veramente vorrei esistessero nella vita reale.

La fantapolitica mi ha sempre affascinata, ma qui andiamo ben oltre: c’è azione, tanta, speranza e desiderio di costruire un mondo migliore. Una lotta costante per affermare il semplice diritto di Amare ed “essere” e contro chi vuole solo dominare e distruggere ogni cosa.

Non credevo che il secondo romanzo (dopo il breve racconto tra i due) mi sarebbe piaciuto più del primo, ma così è stato.

La storia di Jack ed Ethan è sempre appassionante, i loro personaggi complessi e ricchi di sfaccettature. Ci sono dubbi e insicurezze, difficoltà interiori ed esterne a loro due da affrontare non da poco. Ho sofferto per entrambi tantissimo a un certo punto del libro.

Bellissimi, però, anche gli altri personaggi che non sono affatto secondari e di cui seguiamo gioie e dolori, soprattutto i secondi: Sergey, Sasha, Adam e Faisal.

Ecco, Faisal mi aveva già colpito nel precedente libro, ma qui mi ha proprio strappato anima e cuore. Ho letteralmente pianto per lui.

I colpi di scena sono stati talmente tanti da tenermi attaccata alla lettura senza riuscire a separarmene da circa la metà in poi.

Molto apprezzati i racconti bonus finali, una sorta di missing moments o di punti di vista diversi su ciò che era già accaduto ai vari personaggi.

Cosa posso dirvi ancora? Per fortuna ho già tra le mani il successivo, perché devo assolutamente continuare immediatamente la lettura!

Decisamente consigliato!

Recensione: “Tutto Brucia” di Juan Gomez Jurado

Genere: thriller

5 ⭐️

Sono rimasta folgorata da questo autore grazie alla serie di libri “Regina Rossa” (anche se mi mancano i due prequel).

Nonostante in questa nuova serie i personaggi principali non siano gli stessi, ci è voluto pochissimo ad affezionarsi ad Aura, a Mari Paz, alle gemelle, a Sere e alla banda scalcagnata di soldati (legionari, a esser precisi) che mettono su una piccola “armata Brancaleone”.

Aura l’avevamo già conosciuta nella serie principale come personaggio/vittima e ritrovare la sua storia qui è stato affascinante.

Al contrario di Regina Rossa, qui non abbiamo un killer da stanare, ma seguiamo le peripezie di Aura per riuscire a uscire da una situazione terribile in cui è stata incastrata, grazie alla sua mente strategica davvero straordinaria.

Il ritmo, soprattutto della prima metà del libro, è avvincente e non ti permette di abbandonarlo, poi la lettura prende un attimo di pausa fino a ripartire in una corsa sfrenata che ti lascia con il fiato sospeso e con il desiderio di sapere: e adesso?

Non vedo l’ora di continuare a seguire le avventure di Aura e di questa particolare e stramba “found family”.

Sicuramente consigliato.

Recensione: “The Outsider” di Stephen King

Genere: thriller/paranormal

5+ ⭐️

Nonostante avessi visto anni fa la serie TV tratta da questo romanzo, ricordavo solo per sommi capi gli avvenimenti e, quindi, la lettura è stata appassionante pur ricordando alcuni particolari.

Del resto, difficile che non mi piaccia un libro di King.

Ho conosciuto Holly nella trilogia di Mr Mercedes e ritrovarla è stata un immenso piacere. Nonostante arrivi quasi a metà romanzo, riesce a essere come sempre un personaggio particolare, di quelli che ti conquistano in un attimo per le sue fragilità, le ossessioni compulsive e le insicurezze unite però a una grande mente e risolutiva al momento giusto.

Un romanzo corale, dove le voci sono molteplici, anche se la principale è quella del detective Ralph che, in un certo senso, prende il posto del compianto Bill Hodges.

Ralph, che ne fa di errori, ma tutti assolutamente comprensibili e, comunque, in grado di mettersi in discussione e di ammettere le proprie colpe e responsabilità.

Suspense, azione, mistero, leggende antiche che diventano reali e un thriller mozzafiato.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Lupa Nera” di Juan Gomez-Jurado

Genere: Thriller

4 – ⭐️

Premetto che:

. adoro lo stile dell’autore;
. adoro Antonia in tutte le sue complicazioni e la genialità folle della sua mente;
. adorissimo Jon, dal cuore grande quanto il suo fisico… “non che sia grasso”, un ottimo poliziotto che sa prendere anche decisioni non conformi, ma giuste, un gay monogamo-seriale che meriterebbe un bravo fidanzato (autore parlo con te!);
. adoro il rapporto tra Antonia e Jon;
. adoro come l’autore riesca a raccontare tanto di ogni personaggio, anche in poche righe.

Detto e premesso ciò, rispetto al primo libro la parte thriller mi ha coinvolta meno e non ho sentito quella spinta ansiogena che in Regina Rossa non mi permetteva di prendere fiato.

Però, ciononostante, ho ribaltato la mia scaletta di lettura e ho già in mano il terzo.

A voi le conclusioni.

Consigliato!

Recensione: “Il laboratorio del Dottor Leng” di Preston & Child

Genere: thriller

N. 21 della serie di Pendergast e, di sicuro, tra i più belli.

Ho letteralmente divorato questo libro che attendevo da due anni. Quasi 500 pagine di adrenalina pura, tra delitti da risolvere, viaggi nel multiverso e il fascino di avventure nella New York del 1880, descritta in modo perfetto al punto da farmi sentire gli odori e i rumori di quel periodo e luogo.

Un thriller corale, con graditi ritorni e altri, decisamente, meno graditi, al cui centro assoluto spicca Constance.

Ho imparato ad amare questo personaggio nel corso dei libri, e degli anni. Una donna incredibile, determinata, spietata e folle in alcuni momenti. L’unica, in effetti, in grado di comprendere e amare le stravaganti follie dell’agente speciale Aloysius Pendergast, nonostante abbia deciso di allontanarsi da lui nel precedente volume (e non si può darle torto).

Inutile raccontarvi altro.
Questo libro, per gli amanti della serie, va solo letto.

Vi posso soltanto dire che, arrivati alla fine, avrete voglia di sbattere la testa al muro al pensiero di dover attendere il prossimo e, soprattutto, rimarrete di sasso… mai colpo di scena finale fu più azzeccato e sorprendente!

Aspettando il prossimo, che leggerò in inglese appena esce pur di continuare la storia, non posso che consigliarvene la lettura!

Recensione: “Laurie” di Stephen King

Genere: racconto/suspense

Potrà essere anche solo un racconto di una cinquantina di pagine, ma King riesce ad ammaliarti anche così.

Solo un grande scrittore come lui ha la capacità in poche pennellate di farti entrare nel suo mondo, darti un quadro completo di ogni personaggio, farti innamorare di alcuni di loro e provocarti la pelle d’oca per una scena talmente vivida da batticuore per la paura.

Insomma, il Maestro non si smentisce mai.

Decisamente consigliato.