Recensione: “I cadaveri  del fiume Hudson (Memento Mori vol. 4)” di C.S. Poe

Genere: MM Thriller

5++ ⭐️

Non avevo dubbi che avrei amato anche il quarto volume di questa serie e, come il precedente, sono sempre più ammaliata da questa magnifica serie.

Solo una grande penna può riuscire a tenerti incollata alle pagine, e non soltanto per la complessa trama thriller.

Larkin ha fatto un percorso straordinario dal primo libro al quarto, ma Doyle è il personaggio che in questo volume mi ha sfracellato l’anima e il cuore.

Amo i personaggi così ricchi di sfaccettature, che sanno meravigliarti mostrando man mano lati di sé che non avresti immaginato all’inizio.

Larkin e Doyle, per quanto abbiano caratteri opposti, hanno entrambi traumi, per motivi diversi, che li hanno segnati nel profondo e ognuno di loro li ha affrontati, nascosti spesso, in modo altrettanto diverso.

A turno, la fragilità di uno viene sostenuta dalla forza dell’altro, perché tutti abbiamo momenti di cadute e tutti abbiamo la capacità di rialzarci e aiutare chi amiamo al momento opportuno.

Ho adorato ogni momento di questo volume, e la parte thriller, ovviamente, è importante quanto quella di crescita dei personaggi e di quella romantica.

Incredibile quanto sia complessa e strutturata: una rete di intrighi con un ragno che sta tessendo una tela attorno a Larkin dal primo libro e non c’è modo di intuire le verità durante la lettura.

Questo libro, come i precedenti, ha un unico difetto: ho bisogno subito del successivo!

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Hexbreaker – Lo spezzaincantesimi (Hexworld #1)” di Jordan L. Hawk

Genere: MM Fantasy

5 ⭐️

Non potrà appassionarmi come la serie di Whyborne & Griffin, pensavo prima di iniziare questo libro di Jordan L. Hawk…

Quanto mi sbagliavo!

Premetto che adoro l’unione di questo specifico periodo storico traslato in un universo ricco di magia, come adoro i libri con streghe, stregoni e famigli e il legame che tra loro può essere stabilito.

Se a tutto ciò aggiungiamo una trama thriller, famigli mutaforma, legami che diventano più di una semplice connessione e la scrittura di Jordan, beh il gioco è fatto.

Cicero mi ha avuta dal primo secondo.
Potevo mai non amare subito un famiglio gatto, nero per giunta, dal carattere sensuale, una mente artistica e bohémien, all’apparenza dedito ai piaceri della vita e diffidente, ma intimamente fragile e romantico?

Tom non è stato da meno, uno stregone potente con un passato oscuro da cui tenta di redimersi da molti anni vivendo come un semplice umano poliziotto in un umile quartiere.
Un uomo spezzato dentro, che non si tira indietro davanti a minacce che possono mettere a repentaglio la vita di molte persone, ma che, indagando, potrebbero far saltare la sua copertura e tranquilla vita che si era fino a questo momento ritagliata.

In tutto ciò, in una New York di fine Ottocento, fatti storici realmente accaduti (ho apprezzato molto questo e anche le note finali che dimostrano l’accurata ricerca) si mescolano con un mondo magico, in cui la polizia umana lavora da una parte e spesso in concorrenza con la polizia magica.

Perfette come sempre le ambientazioni, bellissimi tutti i personaggi secondari ma importanti e ai quali ti affezioni in un attimo, azione e suspense mescolate a passione ed emozioni.

Cicero e Tom mi hanno conquistata, e per fortuna ho anche già i tre successivi libri della serie per seguire le storie di tutti gli altri.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Nemico all’interno (Executive office vol. 3)” di Tal Bauer

Genere: MM Thriller/Fantapolitica

5+++ ⭐️

Questo ultimo libro della serie “Executive office” ha un unico difetto: vorrei potermi buttare subito sulla serie spin-off “Executive power”, ma in Italia sono rimasti solo pochi cartacei (sigh, l’avessi saputo per tempo che sul mercato italiano non ci sarebbero più stati li avrei comprati tutti) e ora mi tocca aspettare e sperare di trovarli.

Cos’altro dire?

L’ho amato e letteralmente adorato, anche quando avrei voluto chiedere a Tal Bauer una scorta di ansiolitici per l’ansia costante.

CHE RITMO!

Da un certo punto in poi non riuscivo a staccarmi, azione continua da cardiopalma e sono stata in ansia per tutti i personaggi.

Ottima tenuta, nonostante le scene si alternassero tra luoghi e punti di vista. Bellissime descrizioni sia delle ambientazioni che di navi, sommergibili (per un attimo sono tornata nelle atmosfere di “Caccia a Ottobre Rosso”), Casa Bianca come Cremlino o parte dell’Arabia Saudita.

I colpi di scena non sono mancati, fino all’ultimissimo capitolo. Anche se a un certo punto almeno una delle “spie” avevo capito chi potesse essere, Tal Bauer è riuscito a farmi tremare e dubitare di tutti, nessuno escluso.

Jack ed Ethan sono il cuore, ma nella mia anima si sono piantati con forza Faisal (in questo terzo libro ancora più di prima) e Sergey, con le loro controparti amorose Adam e Sasha.

Non c’è un solo dettaglio lasciato al caso, non una scena di più o di meno e, continuo a dirlo, non c’era momento migliore per leggere questi libri.

Il mondo avrebbe proprio bisogno di presidenti come Jack e Sergey.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Il nemico del mio nemico (The Executive office vol. 2)” di Tal Bauer

Genere: MM Thriller

5+++ ⭐️

Non so per quale motivo io abbia aspettato così tanto tempo per proseguire questa serie. Eppure, non c’è periodo migliore per leggere un romanzo con i presidenti che veramente vorrei esistessero nella vita reale.

La fantapolitica mi ha sempre affascinata, ma qui andiamo ben oltre: c’è azione, tanta, speranza e desiderio di costruire un mondo migliore. Una lotta costante per affermare il semplice diritto di Amare ed “essere” e contro chi vuole solo dominare e distruggere ogni cosa.

Non credevo che il secondo romanzo (dopo il breve racconto tra i due) mi sarebbe piaciuto più del primo, ma così è stato.

La storia di Jack ed Ethan è sempre appassionante, i loro personaggi complessi e ricchi di sfaccettature. Ci sono dubbi e insicurezze, difficoltà interiori ed esterne a loro due da affrontare non da poco. Ho sofferto per entrambi tantissimo a un certo punto del libro.

Bellissimi, però, anche gli altri personaggi che non sono affatto secondari e di cui seguiamo gioie e dolori, soprattutto i secondi: Sergey, Sasha, Adam e Faisal.

Ecco, Faisal mi aveva già colpito nel precedente libro, ma qui mi ha proprio strappato anima e cuore. Ho letteralmente pianto per lui.

I colpi di scena sono stati talmente tanti da tenermi attaccata alla lettura senza riuscire a separarmene da circa la metà in poi.

Molto apprezzati i racconti bonus finali, una sorta di missing moments o di punti di vista diversi su ciò che era già accaduto ai vari personaggi.

Cosa posso dirvi ancora? Per fortuna ho già tra le mani il successivo, perché devo assolutamente continuare immediatamente la lettura!

Decisamente consigliato!

Recensione: “Tutto Brucia” di Juan Gomez Jurado

Genere: thriller

5 ⭐️

Sono rimasta folgorata da questo autore grazie alla serie di libri “Regina Rossa” (anche se mi mancano i due prequel).

Nonostante in questa nuova serie i personaggi principali non siano gli stessi, ci è voluto pochissimo ad affezionarsi ad Aura, a Mari Paz, alle gemelle, a Sere e alla banda scalcagnata di soldati (legionari, a esser precisi) che mettono su una piccola “armata Brancaleone”.

Aura l’avevamo già conosciuta nella serie principale come personaggio/vittima e ritrovare la sua storia qui è stato affascinante.

Al contrario di Regina Rossa, qui non abbiamo un killer da stanare, ma seguiamo le peripezie di Aura per riuscire a uscire da una situazione terribile in cui è stata incastrata, grazie alla sua mente strategica davvero straordinaria.

Il ritmo, soprattutto della prima metà del libro, è avvincente e non ti permette di abbandonarlo, poi la lettura prende un attimo di pausa fino a ripartire in una corsa sfrenata che ti lascia con il fiato sospeso e con il desiderio di sapere: e adesso?

Non vedo l’ora di continuare a seguire le avventure di Aura e di questa particolare e stramba “found family”.

Sicuramente consigliato.

Recensione: “Il macellaio di Broadway (Memento Mori vol. 3)” di C.S. Poe

Genere: Thriller/MM

5++ ⭐️

Forse questo terzo libro è il più bello della serie, o magari è bello quanto i precedenti.

So soltanto due cose:

1. Amo alla follia Larkin e Doyle
2. Ho bisogno del quarto volume ADESSO!

Tra i crime MM letti fino a ora, questa serie è davvero la mia preferita. I casi investigativi sono ben raccontati, dettagliati e ti tengono incollata alle pagine. La trama talmente ben costruita che, sinceramente, ho intuito chi ci fosse dietro questi omicidi solo due secondi prima che venisse svelato.

Adorato tutti i particolari che anche in questo libro vengono raccontati, sia della vita delle vittime, del mondo dei peep show e di tutto un quartiere durante quegli specifici anni turbolenti, ma anche, di nuovo, dettagli su altri riti del lutto.

Tutto ciò, mentre la storia di Larkin, con la sua neurodivergenza e traumi, si mescola con quella di Doyle, con altri indizi sul suo passato che inizia a farci capire quali inferni si stia portando dentro senza essere ancora riuscito ad affrontarli.

La loro relazione è un lento, e bellissimo, percorso di reciproca conoscenza, di fiducia ma anche di problemi personali ancora da risolvere. Nulla è affrettato e ciò per me è un valore aggiunto.

Insomma, attendo con entusiasmo il prossimo.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “The Outsider” di Stephen King

Genere: thriller/paranormal

5+ ⭐️

Nonostante avessi visto anni fa la serie TV tratta da questo romanzo, ricordavo solo per sommi capi gli avvenimenti e, quindi, la lettura è stata appassionante pur ricordando alcuni particolari.

Del resto, difficile che non mi piaccia un libro di King.

Ho conosciuto Holly nella trilogia di Mr Mercedes e ritrovarla è stata un immenso piacere. Nonostante arrivi quasi a metà romanzo, riesce a essere come sempre un personaggio particolare, di quelli che ti conquistano in un attimo per le sue fragilità, le ossessioni compulsive e le insicurezze unite però a una grande mente e risolutiva al momento giusto.

Un romanzo corale, dove le voci sono molteplici, anche se la principale è quella del detective Ralph che, in un certo senso, prende il posto del compianto Bill Hodges.

Ralph, che ne fa di errori, ma tutti assolutamente comprensibili e, comunque, in grado di mettersi in discussione e di ammettere le proprie colpe e responsabilità.

Suspense, azione, mistero, leggende antiche che diventano reali e un thriller mozzafiato.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Gli occhi di Sara” di Maurizio De Giovanni

Genere: Thriller/Noir

5+ ⭐️

Questo romanzo è il primo di Maurizio De Giovanni in cui non c’è un vero e proprio giallo da risolvere, ma una trama suspense che mi ha tenuta con il fiato sospeso tutto il tempo.

Più che nei precedenti libri di questa serie, si oscilla tra passato e presente per seguire avvenimenti che nel 1990 hanno un forte impatto e conseguenze nella vita attuale di Sara, Viola, Pardo e, soprattutto, del piccolo Massimiliano.

Nonostante amassi già ognuno di loro, in questo romanzo ho realmente sofferto per le vicende che si trovano ad affrontare.

Molto bella e accurata tutta la parte che si svolge nel 1990, con il ritmo di un thriller di spionaggio/anti-terrorismo di tutto rispetto.

Altrettanto profondo e intenso tutto ciò che i personaggi affrontano nella vita attuale.
Ognuno di loro vive una situazione difficile e delicata in modo diverso, e con ognuno di loro ho sofferto.

Per una volta, avrei voluto abbracciare Pardo invece che prenderlo ad amorevoli sberle come nei precedenti romanzi.

Questa serie si sta rivelando sempre più bella.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Una lettera per Sara” di Maurizio De Giovanni

Genere: Giallo

5⭐️

Devo proprio dirlo: questa serie mi sta davvero piacendo molto.

Questo è il terzo libro della saga thriller con Sara Morozzi, e l’ho letteralmente divorato. Non solo perché è in arrivo la serie TV su Netflix, ma proprio per il ritmo incalzante e il desiderio di scoprire i misteri che spaziano dal passato al presente.

A ogni libro, si scoprono nuove sfaccettature di questi personaggi, dalla stessa Sara a Davide Pardo, da Viola alla “bionda”, dai personaggi che vivono solo nei ricordi di alcuni di loro, a quelli nuovi.

Amo come ognuno di loro non sia mai totalmente bianco o nero, ma in un costante “limbo” di grigio. Sono umani quanto non mai, anche quando hanno talenti così particolari come quello di Sara, ma commettono errori, fanno scelte a volte discutibili che, però, non puoi non comprendere.

Empatia è la parola chiave, perché sono così reali da risultarti impossibile non soffrire con loro, gioire con loro, amare, sbagliare, rialzarsi con loro.

Il tutto, poi, condito da momenti di ironia, dovuti soprattutto all’ispettore Pardo, che da un lato prenderesti a ceffoni, ma dall’altro non puoi che volergli bene.

Se proprio devo trovargli un piccolossimo difetto, avrei gradito almeno nella parte iniziale una data o qualcosa che mi facesse capire subito che alcuni capitoli e situazioni stavano accadendo nel passato. Ma questo è solo un mio personale gusto.

Ovviamente, neanche a dirlo, mi fiondo subito sul successivo!

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Il figlio del mago” di Sandrone Dazieri

Genere: Giallo

5+ ⭐️

Posso dire che ho praticamente letto tutto di Sandrone Dazieri, tranne l’ultimo uscito da qualche mese (già in tbr) e non mi ha mai delusa.

Questo è un giallo che si appoggia su fatti che, bene o male, tutti conosciamo: il Mostro di Firenze. Non si tratta, però, di una ricostruzione di quei delitti, piuttosto di una storia molto ben congegnata attorno ad eventi dello stesso periodo in apparenza correlati alla vicenda torrida dei “compagni di merende”.

Come lo stesso autore ci dichiara, tutto è frutto della sua fantasia, ma nelle note è stato interessante leggere quali fossero i misteri reali ai quali si è ispirato.

Premetto che adoro a prescindere ciò che lui scrive, così come amo questo tipo di ambientazione e periodo storico. Comunque sia, il libro mi è piaciuto molto e non solo per il giallo.

I personaggi, le prime cotte adolescenziali e i primi approcci. Il mondo dei giostrari, i difficili rapporti tra figli e genitori, spesso fatti di amore e odio insieme. L’amicizia che resta e quella che svanisce.

Non c’è una cosa e una sfumatura che non abbia apprezzato in questa storia, che, seppur breve, mi ha incuriosita dall’inizio alla fine.

Decisamente consigliato.