Recensione: “I cadaveri  del fiume Hudson (Memento Mori vol. 4)” di C.S. Poe

Genere: MM Thriller

5++ ⭐️

Non avevo dubbi che avrei amato anche il quarto volume di questa serie e, come il precedente, sono sempre più ammaliata da questa magnifica serie.

Solo una grande penna può riuscire a tenerti incollata alle pagine, e non soltanto per la complessa trama thriller.

Larkin ha fatto un percorso straordinario dal primo libro al quarto, ma Doyle è il personaggio che in questo volume mi ha sfracellato l’anima e il cuore.

Amo i personaggi così ricchi di sfaccettature, che sanno meravigliarti mostrando man mano lati di sé che non avresti immaginato all’inizio.

Larkin e Doyle, per quanto abbiano caratteri opposti, hanno entrambi traumi, per motivi diversi, che li hanno segnati nel profondo e ognuno di loro li ha affrontati, nascosti spesso, in modo altrettanto diverso.

A turno, la fragilità di uno viene sostenuta dalla forza dell’altro, perché tutti abbiamo momenti di cadute e tutti abbiamo la capacità di rialzarci e aiutare chi amiamo al momento opportuno.

Ho adorato ogni momento di questo volume, e la parte thriller, ovviamente, è importante quanto quella di crescita dei personaggi e di quella romantica.

Incredibile quanto sia complessa e strutturata: una rete di intrighi con un ragno che sta tessendo una tela attorno a Larkin dal primo libro e non c’è modo di intuire le verità durante la lettura.

Questo libro, come i precedenti, ha un unico difetto: ho bisogno subito del successivo!

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Nemico all’interno (Executive office vol. 3)” di Tal Bauer

Genere: MM Thriller/Fantapolitica

5+++ ⭐️

Questo ultimo libro della serie “Executive office” ha un unico difetto: vorrei potermi buttare subito sulla serie spin-off “Executive power”, ma in Italia sono rimasti solo pochi cartacei (sigh, l’avessi saputo per tempo che sul mercato italiano non ci sarebbero più stati li avrei comprati tutti) e ora mi tocca aspettare e sperare di trovarli.

Cos’altro dire?

L’ho amato e letteralmente adorato, anche quando avrei voluto chiedere a Tal Bauer una scorta di ansiolitici per l’ansia costante.

CHE RITMO!

Da un certo punto in poi non riuscivo a staccarmi, azione continua da cardiopalma e sono stata in ansia per tutti i personaggi.

Ottima tenuta, nonostante le scene si alternassero tra luoghi e punti di vista. Bellissime descrizioni sia delle ambientazioni che di navi, sommergibili (per un attimo sono tornata nelle atmosfere di “Caccia a Ottobre Rosso”), Casa Bianca come Cremlino o parte dell’Arabia Saudita.

I colpi di scena non sono mancati, fino all’ultimissimo capitolo. Anche se a un certo punto almeno una delle “spie” avevo capito chi potesse essere, Tal Bauer è riuscito a farmi tremare e dubitare di tutti, nessuno escluso.

Jack ed Ethan sono il cuore, ma nella mia anima si sono piantati con forza Faisal (in questo terzo libro ancora più di prima) e Sergey, con le loro controparti amorose Adam e Sasha.

Non c’è un solo dettaglio lasciato al caso, non una scena di più o di meno e, continuo a dirlo, non c’era momento migliore per leggere questi libri.

Il mondo avrebbe proprio bisogno di presidenti come Jack e Sergey.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Il nemico del mio nemico (The Executive office vol. 2)” di Tal Bauer

Genere: MM Thriller

5+++ ⭐️

Non so per quale motivo io abbia aspettato così tanto tempo per proseguire questa serie. Eppure, non c’è periodo migliore per leggere un romanzo con i presidenti che veramente vorrei esistessero nella vita reale.

La fantapolitica mi ha sempre affascinata, ma qui andiamo ben oltre: c’è azione, tanta, speranza e desiderio di costruire un mondo migliore. Una lotta costante per affermare il semplice diritto di Amare ed “essere” e contro chi vuole solo dominare e distruggere ogni cosa.

Non credevo che il secondo romanzo (dopo il breve racconto tra i due) mi sarebbe piaciuto più del primo, ma così è stato.

La storia di Jack ed Ethan è sempre appassionante, i loro personaggi complessi e ricchi di sfaccettature. Ci sono dubbi e insicurezze, difficoltà interiori ed esterne a loro due da affrontare non da poco. Ho sofferto per entrambi tantissimo a un certo punto del libro.

Bellissimi, però, anche gli altri personaggi che non sono affatto secondari e di cui seguiamo gioie e dolori, soprattutto i secondi: Sergey, Sasha, Adam e Faisal.

Ecco, Faisal mi aveva già colpito nel precedente libro, ma qui mi ha proprio strappato anima e cuore. Ho letteralmente pianto per lui.

I colpi di scena sono stati talmente tanti da tenermi attaccata alla lettura senza riuscire a separarmene da circa la metà in poi.

Molto apprezzati i racconti bonus finali, una sorta di missing moments o di punti di vista diversi su ciò che era già accaduto ai vari personaggi.

Cosa posso dirvi ancora? Per fortuna ho già tra le mani il successivo, perché devo assolutamente continuare immediatamente la lettura!

Decisamente consigliato!

Recensione: “Tutto Brucia” di Juan Gomez Jurado

Genere: thriller

5 ⭐️

Sono rimasta folgorata da questo autore grazie alla serie di libri “Regina Rossa” (anche se mi mancano i due prequel).

Nonostante in questa nuova serie i personaggi principali non siano gli stessi, ci è voluto pochissimo ad affezionarsi ad Aura, a Mari Paz, alle gemelle, a Sere e alla banda scalcagnata di soldati (legionari, a esser precisi) che mettono su una piccola “armata Brancaleone”.

Aura l’avevamo già conosciuta nella serie principale come personaggio/vittima e ritrovare la sua storia qui è stato affascinante.

Al contrario di Regina Rossa, qui non abbiamo un killer da stanare, ma seguiamo le peripezie di Aura per riuscire a uscire da una situazione terribile in cui è stata incastrata, grazie alla sua mente strategica davvero straordinaria.

Il ritmo, soprattutto della prima metà del libro, è avvincente e non ti permette di abbandonarlo, poi la lettura prende un attimo di pausa fino a ripartire in una corsa sfrenata che ti lascia con il fiato sospeso e con il desiderio di sapere: e adesso?

Non vedo l’ora di continuare a seguire le avventure di Aura e di questa particolare e stramba “found family”.

Sicuramente consigliato.

Recensione: “Il macellaio di Broadway (Memento Mori vol. 3)” di C.S. Poe

Genere: Thriller/MM

5++ ⭐️

Forse questo terzo libro è il più bello della serie, o magari è bello quanto i precedenti.

So soltanto due cose:

1. Amo alla follia Larkin e Doyle
2. Ho bisogno del quarto volume ADESSO!

Tra i crime MM letti fino a ora, questa serie è davvero la mia preferita. I casi investigativi sono ben raccontati, dettagliati e ti tengono incollata alle pagine. La trama talmente ben costruita che, sinceramente, ho intuito chi ci fosse dietro questi omicidi solo due secondi prima che venisse svelato.

Adorato tutti i particolari che anche in questo libro vengono raccontati, sia della vita delle vittime, del mondo dei peep show e di tutto un quartiere durante quegli specifici anni turbolenti, ma anche, di nuovo, dettagli su altri riti del lutto.

Tutto ciò, mentre la storia di Larkin, con la sua neurodivergenza e traumi, si mescola con quella di Doyle, con altri indizi sul suo passato che inizia a farci capire quali inferni si stia portando dentro senza essere ancora riuscito ad affrontarli.

La loro relazione è un lento, e bellissimo, percorso di reciproca conoscenza, di fiducia ma anche di problemi personali ancora da risolvere. Nulla è affrettato e ciò per me è un valore aggiunto.

Insomma, attendo con entusiasmo il prossimo.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “The Outsider” di Stephen King

Genere: thriller/paranormal

5+ ⭐️

Nonostante avessi visto anni fa la serie TV tratta da questo romanzo, ricordavo solo per sommi capi gli avvenimenti e, quindi, la lettura è stata appassionante pur ricordando alcuni particolari.

Del resto, difficile che non mi piaccia un libro di King.

Ho conosciuto Holly nella trilogia di Mr Mercedes e ritrovarla è stata un immenso piacere. Nonostante arrivi quasi a metà romanzo, riesce a essere come sempre un personaggio particolare, di quelli che ti conquistano in un attimo per le sue fragilità, le ossessioni compulsive e le insicurezze unite però a una grande mente e risolutiva al momento giusto.

Un romanzo corale, dove le voci sono molteplici, anche se la principale è quella del detective Ralph che, in un certo senso, prende il posto del compianto Bill Hodges.

Ralph, che ne fa di errori, ma tutti assolutamente comprensibili e, comunque, in grado di mettersi in discussione e di ammettere le proprie colpe e responsabilità.

Suspense, azione, mistero, leggende antiche che diventano reali e un thriller mozzafiato.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Gli occhi di Sara” di Maurizio De Giovanni

Genere: Thriller/Noir

5+ ⭐️

Questo romanzo è il primo di Maurizio De Giovanni in cui non c’è un vero e proprio giallo da risolvere, ma una trama suspense che mi ha tenuta con il fiato sospeso tutto il tempo.

Più che nei precedenti libri di questa serie, si oscilla tra passato e presente per seguire avvenimenti che nel 1990 hanno un forte impatto e conseguenze nella vita attuale di Sara, Viola, Pardo e, soprattutto, del piccolo Massimiliano.

Nonostante amassi già ognuno di loro, in questo romanzo ho realmente sofferto per le vicende che si trovano ad affrontare.

Molto bella e accurata tutta la parte che si svolge nel 1990, con il ritmo di un thriller di spionaggio/anti-terrorismo di tutto rispetto.

Altrettanto profondo e intenso tutto ciò che i personaggi affrontano nella vita attuale.
Ognuno di loro vive una situazione difficile e delicata in modo diverso, e con ognuno di loro ho sofferto.

Per una volta, avrei voluto abbracciare Pardo invece che prenderlo ad amorevoli sberle come nei precedenti romanzi.

Questa serie si sta rivelando sempre più bella.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “Le sette morti di Evelyn Hardcastle” di Stuart Turton

Genere: giallo/Fantasy

3.5 ⭐️

Per questa recensione, ho bisogno di spezzare in due parti distinte la mia personale valutazione: la parte puramente thriller, che riguarda il giallo da risolvere, e tutto il resto.

Per ciò che riguarda il giallo, è davvero ben costruito, tanto che fino all’ultimo nelle varie rivelazioni navigavo nel buio assoluto. Questo è un punto estremamente a favore, e se si fosse trattato di un normale thriller, indipendentemente dell’ambientazione o dall’epoca descritta, avrei dato 5 stelle piene. Idem per i personaggi, molto ben caratterizzati e costruiti.

Purtroppo, però, l’intera storia di fonda su tutt’altro, ed è questa parte, quella puramente “paranormal-fantasy” che non mi ha coinvolta né convinta.

In teoria, era una bellissima idea, ma nella pratica è risultata, per me, confusionaria e senza una reale consistenza alla fine.

Solo per questo non mi sento di dare un voto maggiore, ma invito sempre a leggere e farvi un vostro personale parere.

Recensione: “La Stazione” di Jacopo De Michelis

Genere: thriller/paranormal

4- ⭐️

Iniziamo con il dire è un bel romanzo e tutta la parte centrale mi ha tenuta inchiodata al libro.

Si tratta di un thriller con elementi paranormali e mistici, ma ben mescolati, ambientato nel 2003 in in un luogo che conosco bene: la stazione centrale di Milano.

Conoscendo bene anche la triste storia che l’ha vista orribilmente protagonista di un determinato periodo, avevo anche intuito alcune cose prima che venissero svelate, ma ciò non me lo ha reso meno affascinante. Anzi, il “dono” di Laura e ciò che grazie a questo lei scoprirà, è stato la parte che ho maggiormente apprezzato.

Riccardo, il protagonista, non è un uomo perfetto, il che lo rende molto umano, ma caparbio e di grande intuito.

Ciò che non mi ha permesso di dare un voto pieno al romanzo è stata la parte iniziale, che ho trovato lenta e prolissa (il che significa almeno un centinaio di pagine su quasi 900), e alcune cose della parte finale (avevo intuito i vari colpevoli ben prima della rivelazione).

Apprezzato invece l’approfondimento di alcune tematiche (non ne parlo per non spoilerare), della vita nella stazione, della situazione dei senzatetto, dei flashback con vari riferimenti storici riguardo alla mala milanese e le sfaccettature dei personaggi, che, con pochissime eccezioni, non sai mai se condannare o compatire.

Insomma, nel complesso un bel libro che mi sento di consigliare.

Recensione: “I delitti della metropolitana (Memento Mori vol. 2)” di C.S. Poe

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Genere: Thriller MM

5+ ⭐️

Se mi era piaciuto molto il primo libro di questa serie, il secondo l’ho adorato.

Tutto in questo libro ha funzionato alla perfezione: la trama thriller, con un’indagine dettagliata senza alcuna sbavatura e per nulla scontata o semplice; gli argomenti trattati che toccano la realtà di una società in cui gli emarginati sono sempre più lasciati allo sbaraglio; le dipendenze e i percorsi per uscirne fuori; la particolare condizione psicologica di Larkin, come anche quella di Doyle.

Potrei elencarne a decine di argomenti importanti affrontati e non è così frequente trovarli in un romance MM come questo.

Apprezzato davvero tanto il percorso lento di presa di coscienza, di guarigione e di avvicinamento che sta avvenendo tra Ira ed Everett. Allo stesso modo, un applauso per come ogni altro personaggio è stato anche in questo secondo libro ben caratterizzato e approfondito.

Se non fosse la prima lettura del 2025, forse avrei dato un punteggio ancora più alto.

L’unico difetto? Non avere in mano già il terzo da leggere.

Assolutamente consigliato!