Recensione: “Principi di Spettrologia (The Spectral Files #2)” di S.E. Harmon

Genere: MM Paranormal Giallo

5 ⭐️

Quando lessi il primo di questa serie, la mia esclamazione fu: finalmente un vero poliziesco MM, con indagini vere e proprie, un’ottima struttura e anche un tocco di paranormal che a me piace tanto!

Per quale motivo io abbia aspettato così tanto per leggere il secondo (nonostante lo abbia acquistato alla nuova uscita, così come il terzo) è uno di quei misteri che è difficile spiegare, ma che si riassume in questa frase: quando un libro mi chiama, è arrivato il suo momento.

Mi è piaciuto? Molto!
La parte investigativa in questo secondo romanzo è anche migliore. Nella norma a un certo punto intuisco qualcosa, ma qui sono dovuta arrivare quasi all’80% del libro per comprendere il tutto.

Ricordavo che il rapporto di Rain con i fantasmi toccasse punte di ironia e divertimento, ma in questo secondo libro mi sono ritrovata a sorridere e ridere più volte e in tutti gli aspetti della vita di Rain.

Ben approfondito anche l’evolversi della relazione con Danny, così come l’aspetto paranormale che si sta ammantando anche di misteri nuovi riguardo al dono di Rain, e non solo.

Insomma, è stata una lettura gradevole, intrigante, in alcuni momenti intensa e un poliziesco degno di questo nome.

Non credo attenderò molto per leggere il successivo.

Sicuramente consigliato!

Recensione: “Parusia – siamo tutti non-conformi” di Enys Lz

Genere: MM Distopico

5+ ⭐️ per la storia e i personaggi.
4 ⭐️ per alcune scelte stilistiche (assoluto mio gusto personale).
4.6 ⭐️ complessive.

Ho terminato questo libro in pochi giorni poco prima di mezzanotte, e mi ci è voluto un po’ per raccogliere le idee.

Diciamo subito una cosa: è davvero un bel libro, non solo scritto bene e appassionante, ma anche ricco di sfumature, profondo e che spinge a molteplici riflessioni.
Soprattutto, per nulla scontato.

Mentre, infatti, avevo intuito quasi da subito un particolare che viene svelato a metà romanzo, il finale è stato del tutto inaspettato e molto, molto apprezzato da me.

Non è facile scrivere un distopico MM come questo, ma Luisa Zanin, in arte Enys Lz, ci è riuscita alla grande.

I richiami a guerre passate e, ahimè, presenti nel nostro mondo sono molteplici. La riflessione sulle implicazioni di una presunta morale imposta da religioni o ideologie, è attualissima e all’ordine del giorno, così come lo sono le battaglie in nome di una divinità o l’altra.

Il bello è che tutto ciò che accade nel libro, ahimè, non è per nulla lontano dalla realtà e da un giorno all’altro potremmo trovarci nella stessa situazione dei personaggi: perseguitati, incarcerati o peggio perché “non-conformi”.

Sia i protagonisti che i personaggi secondari sono ricchi di sfaccettature. Nessuno di loro, insomma, ha un solo colore, bianco o nero.

Nate lo si ama da subito. Un eroe non-eroe, un ragazzo come tanti che cerca di fare sempre la cosa giusta in un mondo impazzito, senza mai sapere se le scelte fatte siano realmente quelle corrette o meno.

Ethan sembrerebbe il suo opposto, ma in realtà assomiglia a Nate più di quanto si pensi in un primo momento e la sua forza è quella di essere in grado di mettere in discussione ogni cosa che, in precedenza, aveva creduto.

Molto belli anche tutti i personaggi secondari, nonostante le cadute o le debolezze che, però, nessuno di noi può o deve giudicare.

Del resto, chi siamo noi per decidere cosa sia giusto o sbagliato in un mondo dove la guerra è sempre dietro l’angolo?

Perché, in fondo, siamo davvero tutti non-conformi.

Assolutamente consigliato!

Recensione: “The Extraordinaries” di TJ Klune

Ho trascorso le prime 250 pagine di questo libro continuando a dirmi: “wow, che meraviglia. Solo uno scrittore “straordinario” come Klune può trasformare in originale una storia la cui traccia principale, intuibile da subito, sembra semplice”.

E sarebbe stato meraviglioso anche così.

Poi sono arrivata a pagina 250 e ho iniziato a intuire che tutto quello che credevo d’aver capito era forse l’esatto contrario.
A quel punto, non sono più riuscita a staccarmi dal libro fino alla fine e WOW.

Come è stato possibile che uno young adult, che sembra fare l’occhiolino a tutte le storie di supereroi degli ultimi cinquant’anni, è riuscito a emozionarmi, farmi ridere, commuovere, palpitare e saltellare sul divano a fare il tifo per alcuni di loro?

Conoscete il detto “non si crea nulla di originale, ma lo è il modo in cui lo si racconta”?
Ecco, questo libro ne è un perfetto esempio e va anche oltre ogni mia aspettativa.

Come sempre, Klune è riuscito a farmi innamorare dei suoi personaggi da subito.
Tutta la banda di ragazzi sono splendidi nelle loro singolarità, dal protagonista Nick a Seth, il miglior amico cotto di lui, alla bellissima coppia di amiche (non so chi ho amato di più se la butch Gibby o la sua ragazza Jazz, una cheerleader più letale di tutti gli Straordinari messi insieme). Anche Owen ha una sua struttura ben precisa e molto articolata.

Per non parlare di ogni personaggio secondario, che ha un ruolo specifico e un peso non indifferente nella storia: il padre di Nick, Cap e sua moglie, gli zii di Seth, persino il padre di Owen, l’odiosa Rebecca o i simpatici Agente Recluta e infermiera Becky.
Tutti, fosse anche soltanto per poche righe, nel bene e nel male ti restano dentro.

Questo libro è Straordinario e ha un unico difetto… è volato via in pochi giorni e io adesso vorrei già leggere il prossimo.

PS: per fortuna io leggo un libro fino alle ultime pagine, note ringraziamenti e indice compreso, perché il nostro amatissimo Klune anche in questo ha fatto l’occhiolino a certe abitudini di tutta una serie di film famosi di supereroi, aprendoci così una finestra sul prossimo libro della serie.

Consigliatissimo!

Recensione: “Maelstrom (Whyborne & Griffin  #7)” di Jordan L. Hawk

Genere: MM Storico Fantasy

Questo settimo libro della serie è riuscito, di nuovo, a sorprendermi.
È incredibile come la trama si stia sviluppando, quali misteri vengano ancora svelati.

A ogni volume mi chiedo cosa mai potrà ancora accadere. Immagino semplicemente nuovi nemici, e invece l’autrice riesce ancora a sorprendermi fino alla fine.

Negli ultimi libri i punti di vista si alternano oramai tra i due protagonisti, ed è molto affascinante immergersi anche nella mente di Griffin, scoprire il suo modo di vedere le cose.

Whyborne resta, comunque, il mio preferito.
Del resto, come non amare un bibliotecario nerd-stregone potentissimo, allergico alla folla, che litiga con il progresso e qualsiasi cambiamento?
Ho ridacchiato per la sua paura di salire su un’automobile, e sono scoppiata a ridere per il suo snobbare il telefono al posto del telegrafo.

La parte finale è incredibile, con un ritmo perfetto e un ennesimo colpo di scena finale che apre a scenari nuovi.

Menzione d’onore, come sempre, alle donne, umane e non, di questa serie. Adoro il loro essere così diverse una dall’altra, per nulla banali né secondarie e ricche di sfumature.

Che dire ancora?
Ah, sì. Sto già iniziando a leggere il successivo!

Recensione: “WanderLust” di Ester Manzini

Genere: MM Storico

Questo è il secondo romance storico che leggo di Ester e per quanto molto diverso per epoche e storia, mi è piaciuto senza alcun dubbio.
Ester ha una bella scrittura, fluida e scorrevole, che riesce a farti immergere nel personaggio, nel mondo e nell’epoca in cui si svolge la storia.

Matt mi è piaciuto dal primo istante, ma di Alex mi sono innamorata alla follia (credo di avere una strana passione per i personaggi all’apparenza frivoli e fragili che poi dimostrano di essere l’esatto contrario e hanno poi, anzi, un cipiglio decisamente autoritario.)

Tutti i personaggi sono ben inquadrati e strutturati, sia quelli per nulla secondari come Diana e Amelie, sia il pomposo Martin (odioso al punto giusto) o la fedele Teresa.

In poche pennellate, Ester dà carattere a ogni apparizione, come ai luoghi in cui si svolge la storia, senza appesantire la storia, ma in modo da farti assaporare l’epoca storica fino a percepire ogni più piccola sfumatura come se fossi lì in quel momento.

Spicy al punto giusto per me, né poco né troppo insomma, e necessario alla trama per comprendere il percorso di scoperta di sé di Matt.

Sicuramente consigliato!

Recensione: “Forza e Coraggio (Cut and Run #2)” di Abigail Roux

Genere: MM Thriller

Una seconda occasione non la si nega a nessuno, e sono contenta d’essermi decisa, infine, a dare una nuova chance a questa serie.

Al primo libro avevo assegnato un 4.5 per la parte thriller e un 3– per la parte romance con un complessivo, quindi, di 3.5 ⭐️
I personaggi di Ty e Zane non li avevo trovati lineari e congrui nelle loro azioni e reazioni.

In questo secondo volume della serie mi sono del tutto ricreduta.
Finalmente la costruzione di entrambi mi ha convinta, le loro forze come le loro debolezze, il percorso psicologico e il loro modo di rapportarsi l’uno con l’altro.

Per quanto qui non ci sia un vero e proprio “giallo” come nel precedente libro, c’è una parte thriller di azione e avventura molto ben congegnata fino ad avermi provocato ansia sull’evoluzione della storia.

La famiglia di Ty mi ha fatto ridere e disperare e vederlo in quel contesto apre una comprensione del personaggio molto più ampia e profonda.

Insomma, mi trovo “costretta” ad assegnare 5 ⭐️ e, di conseguenza, mi toccherà comprare e leggere gli altri libri della serie 😅

Menzione d’onore al nonno di Ty con il suo badile! 😆

Consigliato!

Recensione: “Qualcosa di simile alla neve” di Federica S. Rossi

Genere: MM Romance contemporaneo

2 ⭐️

Avevo deciso di non dare un mio parere pubblico su questo libro che moltɜ miei lettorɜ hanno apprezzato.

I motivi che mi avevano spinto a non farlo erano due:

1. Non volevo “offendere” involontariamente chi ha letto e amato questo libro.
2. Non sono in confidenza con l’autrice e, dunque, non so quali accordi abbia preso con la More Stories, che dovrebbe essere la casa editrice.

Sta di fatto che sono arrivata a 57 anni senza aver mai timore di dire ciò che penso, anche a mio discapito, e non inizierò adesso.

Mi spiego meglio e iniziamo dalle cose positive, perché ce ne sono nonostante questa premessa e il voto.

Il percorso di “guarigione” del personaggio di Ben. Davvero molto approfondito, curato e non affrettato. Ogni sua azione e reazione è compatibile con ciò che gli è accaduto, ed è stato giustissimo avergli lasciato il tempo di uscirne con le sue gambe e con il corretto aiuto. Questo per me avrebbe meritato anche da solo 5 ⭐️

I personaggi secondari come gli amici di Ben, quelli di Cam, la giovanissima Helena e, soprattutto, Lionel e Ian (protagonisti del secondo libro) e Zoe. Davvero costruiti molto bene. Anche la famiglia di Ben ha il suo giusto spazio.

Veniamo adesso alle “note dolenti”, cose che, personalmente, non ho potuto non notare, e che sia chiaro imputo non tanto all’autrice quanto a un editing e correzione di bozze (due ruoli diversi) superficiale o non professionale.
Di qui la domanda: che tipo di lavoro/accordo c’è stato con la CE? Perché qualsiasi accordo ci sia stato, ahimè l’autrice non ne ha beneficiato, a mio parere.

Punti negativi:

1. Ci sono almeno quattro buchi di trama e due di questi piuttosto “pesanti”. Di quelli che leggi e la reazione dovrebbe essere “ma… WTF?”
Non amo fare spoiler, quindi chiunque voglia sapere a quali mi riferisco, potrà contattarmi in privato.

2. I refusi scappano sempre a tutti, anche dopo la milionesima lettura. Ma qui ce ne sono davvero tanti, troppi perché facciano pensare che ci sia stata un’accurata correzione di bozze. Tra l’altro, la scrittura migliora nettamente dopo il 40/50% del libro, cosa che accade spesso (lo dico da autrice) quando si è in stesura. Se non scrivo da un po’, quando riprendo man mano che vado avanti migliora sempre di più.
Il lavoro di revisione con editing e cdb dovrebbe aiutare anche in questo, rendendo un libro più uniforme possibile.

3. Il personaggio di Cam ha delle incongruenze (uno dei buchi di trama) e il personaggio di Sophie è assolutamente non lineare soprattutto nella primissima parte.

Detto ciò, nonostante tutto ero arrivata all’80% del libro pensando di assegnare 3 ⭐️, ma gli ultimissimi capitoli sono stati, per me, deludenti e alla fine sarebbe davvero disonesto, da parte mia, assegnare più di 2 ⭐️.

Sono fermamente convinta che sia un’occasione mancata. La storia nel complesso è bella e con un buon editing avrebbe potuto essere di gran lunga migliore.

Ovvio che questo sia solo un mio personalissimo parere, che si perde nella montagna di elogi da parte dei lettorɜ e va bene così. Avrei voluto godermela quanto voi.

Come sempre, consiglio sempre di farvi un vostro personale parere sulle letture e se vi piacerà ne sarò comunque felice per voi.

Recensione: “Skin Deep” (Sotto Pelle Vol. 1)” di Chiara d’Agosto

Genere: MM Sci-Fi

Ci sono libri che ti entrano sotto pelle dalla prima riga, e non ti lasciano fino all’ultima.

Questo romanzo ha avuto su di me l’effetto di un tornado: mi ha trascinata tra galassie, mondi diversi, esseri umani e alieni attraverso il personaggio di Enea e la sua storia, ma ho amato tutti gli altri personaggi del libro, così ricchi di sfaccettature e molto ben approfonditi da apparire reali agli occhi di chi legge.

Unire lo sci-fi ad ambientazioni che richiamano l’antica Roma o Grecia è stato un tocco di classe. Le metafore tra la discriminazione e conseguente schiavismo delle specie non umane – e mai in alcun punto l’autrice ha indugiato in modo forzato su questo aspetto – sono tante e richiamano la nostra storia passata come, in alcuni casi, anche quella attuale.

Enea è così particolare come personaggio, complesso, forte e fragile allo stesso tempo, che mi ha conquistata in modo totalizzante. Ho “sentito” sulla mia stessa pelle ogni sua emozione, ogni momento di dolore come di sollievo. Molto bello e significativo il percorso di crescita che sta facendo nel comprendere la sua reale natura, e la differenza tra ciò che è autodistruttivo e ciò che non lo è.

Sono arrivata alla fine con il batticuore e già pronta ad accogliere il secondo non appena arriverà.

Menzione d’onore a Ettore: me ne sono innamorata all’istante.

Assolutamente più che consigliato!

Recensione: “Boyfriend Material” di Alexis Hall

Genere: MM Romcom

3.5 ⭐️

Ci ho ragionato tutta la notte su come recensire questo libro, ma sarebbe stato disonesto e “pavido” da parte mia dare di più o di meno.

Iniziamo col dire che avevo aspettative altissime e continuo a pensare che Alexis Hall scriva bene. Tuttavia, rispetto ad altri suoi libri, questo, per mio gusto personale, ha qualcosa in meno.

Il libro è certamente ben scritto, con uno humour molto inglese, a tratti raffinato e mentale che non a tutti può piacere. A me, nella norma, piace molto. Eppure i momenti di ilarità sono stati pochi e, allo stesso tempo, non mi ha particolarmente emozionata.

È narrato tutto attraverso il punto di vista di Luc, che sulla carta poteva essere il mio favorito: casinista, insicuro, con una marea di problemi. Invece non è scattato il feeling tra me e il personaggio. Come se fosse rimasto solo in superficie.

Al contrario, Oliver mi ha colpita subito e l’ho amato dall’inizio alla fine nelle sue tante sfaccettature. Nonostante ciò, verso la fine ho trovato “forzate” alcune sue reazioni. Insomma, il suo comportamento è stato non lineare dal mio punto di vista.

Ho invece amato tantissimo e trovato stupendi tutti gli amici di Luc, sua madre e anche la migliore amica della madre. Ecco, questi personaggi li ho trovati perfetti.

Finanche i colleghi di Luc, anche se in alcuni momenti mi sono sembrati esagerati nelle loro assurdità, ma nell’ambito di una rom-com ci può stare benissimo.

Detto ciò, il libro comunque non ha pecche e può capitare che a qualcuno prenda di più e a qualcuno di meno. Ecco perché ne consiglio comunque la lettura per farvi una vostra opinione e trascorrere alcune ore piacevoli.

Recensione: “La lunga strada tortuosa (Seafare Chronicles vol. 4)” di TJ Klune

Genere: MM Romance contemporaneo

“Ciao”
“Ciao a te”

Ho fatto una cavalcata con questi quattro libri, leggendoli uno di seguito all’altro senza riuscire a fermarmi.
Li ho comprati all’uscita, sia in ebook che cartaceo. Ogni sera mi addormentavo guardandoli e rimandavo per paura di finire tutto ciò che avevo di suo ancora da leggere.

Io so, con assoluta certezza oramai, che ogni libro di Klune mi cattura a suo modo. L’unico dubbio che posso avere riguarda il livello di adorazione al quale mi fa giungere.

Ebbene, qui siamo a livello dieci con lode.

Mi mancheranno tutti, dal primo all’ultimo e non vi nascondo che ieri notte, leggendo le ultime parole, ho pianto.

Non ha senso nemmeno parlarvi della trama, dei personaggi che già conoscevo, di quelli nuovi e adorabili nella loro splendida “anormalità” e follia che si sono aggiunti a questa splendida famiglia.

Vi dico soltanto una cosa: vorreste farne parte anche voi. Io di sicuro.

Mi mancherà anche la “mostruosità verde”.

Ora ho solo un enorme problema: dover attendere il prossimo libro di Klune che arriverà in Italia.
Per fortuna, quando avrò bisogno di qualcosa di meraviglioso che mi riempia l’animo di bellezza, qualcosa anche di “epico e fantastico”, potrò consolarmi con le riletture.

Una sola preghiera: TJ, abbi sempre cura di te e, se possibile, non smettere di scrivere.

Assolutamente consigliato!