Genere: Thriller/Noir
Complessivo 2.5 ⭐️
Di rado assegno punteggi così bassi a un libro, ma in questo caso sarebbe disonesto da parte mia non farlo.
Avevo scelto di recensirlo perché aveva tutte le premesse per piacermi: un thriller a tinte scure.
Già da subito mi è sembrato una miscela di atmosfere tra Pulp Fiction e Billy Summers.
Peccato che non abbia, per me, nessuno dei meriti delle succitate opere.
Punti a favore:
. sintassi grammaticale e mancanza di refusi
. ritmo veloce.
Punti a sfavore:
. Narrazione in prima persona che, la maggior parte del tempo, mi è sembrata solo un elenco di azioni: “faccio questo, prendo questo ecc”
. Personaggi ai quali è impossibile affezionarsi per me e che, soprattutto, non fanno alcun percorso di crescita né tantomeno di redenzione. Nemmeno blanda e con la sensazione arrivata, invece, che sia “giusto”, che le azioni finali siano sufficienti a far meritare una redenzione. Tuttavia non è questo il caso.
. Susseguirsi di scene di sparatorie e simili, e il protagonista che riesce a rimanere attivo e vittorioso in modi poco verosimili, nonostante innumerevoli ferite di ogni genere.
Okay per la sospensione dell’incredulità, ma si è un pochino esagerato.
Rambo in confronto è un dilettante.
Insomma, ho faticato tantissimo per arrivare alla fine, al punto di tirare un sospiro di sollievo arrivata all’ultima riga e senza che la storia mi abbia regalato la benché minima emozione.
Come sempre, però, questa è una mia personale impressione sul romanzo e, quindi, è sempre giusto che vi facciate una vostra opinione che può anche essere diversa dalla mia.
Ringrazio comunque per la copia ARC ricevuta dall’editore.